Sono Antonino La Malfa, mi sono laureato in Odontoiatra e Protesi Dentaria a Firenze nel 1988 con il massimo dei voti e lode, lavoro a Lucca dal 1990. Frequento costantemente corsi di aggiornamento delle varie branche dell’odontoiatria, e ho conseguito tre master annuali in Ortodonzia presso l’università di Siena.

Alessia ha il diploma di Odontotecnico, ha frequentato un corso annuale e superato il relativo esame per la qualifica di assistente alla poltrona presso l’ENAIP di Lucca.

Lavoriamo il lunedì, mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 su appuntamento, e cerchiamo di valorizzare la sensibilità e l’umanità dei nostri pazienti, talvolta inquietati da remote e inconsce paure.

Lo studio è dotato di una sala d’aspetto, un bagno, due sale operative e una stanza per il riordino e la sterilizzazione degli strumenti.

Ci sono due riuniti dentali(la cosiddetta poltrona del dentista). Lo studio è dotato di sofisticati strumenti diagnostici: l’apparecchio radiografico endorale con lastrine ai fosfori e ed il relativo digitalizzatore, che consentono l’immediata visione delle rx a grande risoluzione al computer, senza uso di pellicole, liquido di sviluppo e fissaggio dannosi per l’ambiente, consentendo al paziente la riduzione di radiazioni ionizzanti del 90%. C’è l’apparecchio radiografico per effettuare panoramiche dentali e teleradiografie del cranio, anche quest’ultima apparecchiatura dotata di sensore digitale, con riduzione di radiazioni e visione precisa ed immediata dello status dentale al computer.

Ovviamente tutto lo strumentario viene sterilizzato con autoclave, e c’è anche il tetto fotovoltaico che, grazie al sole, fa risparmiare energia elettrica e riduce l’emissione di CO2 nell’ambiente, visto che in uno studio dentistico occorre consumare molta corrente.

Durante le sedute di terapia, utilizziamo – ogniqualvolta sia possibile – la diga dentaria di gomma, sia durante le ottturazioni dentarie che durante le devitalizzazioni; la diga è uno strumento indispensabile per il corretto isolamento del campo operatorio, per la sicurezza del paziente che in tal modo non rischia di ingerire sostanze tossiche o corpi estranei, per una migliore adesione dei restauri conservativi in assenza di umidità.